CANTIERE CREATIVO

PER LA NEW MEDIA ART

Hello, world! (in italiano “Ciao, mondo!”), è una locuzione riferibile all’informatica: è infatti la scritta stampata a video dal primo programma di esempio scritto in linguaggio C all’inizio del libro Il Linguaggio C (ISBN 887192200X) degli informatici Brian Kernighan e Dennis Ritchie. La versione corrente non è quella originale: in principio era solo “hello, world”, senza maiuscola e punto esclamativo, che sono entrati nella tradizione solo in seguito.

E’ sparito questo simpatico messaggio dalla home page della parte per ora più visibile del nostro Progetto Asterisco!

www.asterisco-network.org esiste e per ora rimanda ad un account facebook. Ancora qualche giorno di suspense… si abbia pazienza :) !

Progetto Asterisco è incredibilmente semplice ed incredibilmente complesso da spiegare, così, nella miglior tradizione (anzi Tradizione: qui si sfiorano tesine delle scuole superiori, alcune [aimè] anche dell’università, dibattiti di senso, grandi aspettative, remix e fake, innumerevoli interviste, open source, community etc. ) cito da Wikipedia un paio di parti di “voci” che iniziano a svelare qualcosa:

Ejzenštejn  teorizzò il “Montaggio delle attrazioni”. Nel 1923 pubblicò un saggio in cui anticipava la pratica che avrebbe usato poi nelle sue pellicole. Nei suoi lavori, come Sciopero! (1925) o La corazzata Potemkin (1925), il regista inserì varie immagini non diegetiche, cioè estranee al testo filmico rappresentato, ma che per la loro capacità di esemplificazione potevano essere associate alle scene. [...] Questo metodo di Montaggio si contrapponeva al montaggio classico o invisibile. Hollywood infatti attraverso i campo-controcampo o i raccordi sullo sguardo cercava di rendere il montaggio il più fluente possibile.

Il ‘montaggio delle attrazioni‘ è una teoria formulata dal regista russo Sergej Michajlovič Ejzenštejn nel 1924. Secondo tale teoria il cinema e il teatro dovrebbero essere utilizzati come strumenti volti a scuotere l’animo dello spettatore. Per raggiungere tale scopo è necessario realizzare un montaggio cinematografico caotico e frammentario, in cui sono mescolati diversi elementi (come nello spettacolo di varietà). Il concetto di “attrazione” risulta quindi fondamentale per catturare l’attenzione del pubblico, che deve essere sempre spinto alla riflessione intellettuale. Ejzenštejn sostiene che proprio per stimolare l’immaginazione dello spettatore il montaggio deve risultare disorganizzato e scomposto, riproducendo in tal modo il disordine che caratterizza la vita reale.

Progetto Asterisco non è un progetto cinematografico.

Progetto Asterisco si snoda nel reale, nel virtuale, nel surreale e negli interstizi che intercorrono tra questi differenti livelli di realtà.

Progetto Asterisco ha avuto origine nel carattere tipografico * .

Progetto Asterisco ha sette artefici… sette come i giorni della settimana, i sette nani, i colori dell’arcobaleno… e una serie di altre cose per raccontare le quali resterò strettamente ancorata alla Tradizione di cui sopra : 7 .


Per il momento è tutto… si tengano gli occhi aperti per trovare le nostre tracce in città…  buone visioni.

e*




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